La Storia
Il progetto si sviluppa attorno all’idea che l’azione di Salvatore Ferragamo a Firenze, con la sua visione innovativa di calzature che unissero arte e funzionalità, abbia rappresentato un punto di svolta per l’artigianato fiorentino, stimolando la domanda di calzature di alta gamma. Questo fermento creativo si è riflesso nel Valdarno, dove la maestria artigianale e l’intraprendenza degli imprenditori locali, con esperienza nell’industria del cappello, hanno risposto alle nuove esigenze del mercato. Il percorso espositivo racconta come il Valdarno sia diventato un polo significativo per la moda calzaturiera di alta qualità, intrecciando la sua storia con visioni innovative che hanno trasformato il settore.
Parte 1 – Le origini
Anni ’50
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’Italia affrontò una grave crisi economica. In Valdarno, molti settori industriali, come quello dei cappellifici, cominciavano a perdere importanza. Le materie prime scarseggiavano e molti artigiani dovettero reinventarsi. In questo contesto nacquero le prime botteghe artigiane, specializzate nella produzione di calzature economiche, fatte con materiali di recupero, come zoccoli in legno e sandali con suole di copertoni usati. Grazie a queste botteghe, il territorio iniziò a sviluppare una manodopera specializzata nella produzione di calzature di largo consumo.
Anni ’60
Negli anni ’60, Firenze era già un centro di eccellenza per la lavorazione del cuoio, ma principalmente nel settore della pelletteria. La richiesta di calzature femminili di alta qualità, però, iniziò a crescere, anche grazie all’influenza di Salvatore Ferragamo. Montevarchi colse questa opportunità, con imprenditori locali che, sfruttando la maestria della manodopera locale, si inserirono nel settore calzaturiero, producendo scarpe destinate al mercato nazionale e internazionale.
Parte 2 – La rivoluzione industriale
Anni ’70
Durante gli anni ’70, l’industria calzaturiera di Montevarchi vide un vero e proprio boom. L’aumento della domanda di scarpe da donna di alta moda portò alla nascita di numerosi opifici nella vallata, rendendo Montevarchi un punto di riferimento nel mercato mondiale. Molte delle scarpe prodotte venivano vendute con i marchi delle fabbriche locali e la qualità delle calzature montevarchine iniziò a essere riconosciuta globalmente.
Anni ’80
Negli anni ’80, il mercato mondiale delle calzature subì grandi cambiamenti, con l’ascesa delle grandi marche globali. Molti stabilimenti montevarchini iniziarono a produrre per questi marchi, e solo le aziende che riuscirono ad adattarsi al nuovo modello di business rimasero attive. Questo comportò una riduzione del numero di aziende calzaturiere indipendenti nella zona, ma l’industria locale riuscì a mantenere la sua importanza grazie alla specializzazione acquisita.
Parte 3 – L’era contemporanea
Anni ’90
Gli anni ’90 videro una stabilizzazione dell’industria calzaturiera di Montevarchi, con le aziende che si consolidarono all’interno delle catene produttive delle grandi marche globali. L’occupazione venne mantenuta grazie alla capacità di innovare e di adattarsi alle nuove esigenze del mercato, e si iniziò a vedere l’introduzione di nuove figure professionali, come manager e direttori di produzione, che aiutarono il settore a rimanere competitivo.
Anni 2000 e 2010
Nei primi anni del nuovo millennio, il comparto calzaturiero di Montevarchi continuò a produrre calzature di alta qualità, anche se la presenza di artigiani indipendenti iniziò a diminuire. Il settore si orientò sempre più verso una produzione industriale, pur mantenendo l’artigianalita e la qualità che avevano caratterizzato la storia del distretto. Tuttavia, cominciò a emergere un problema di ricambio generazionale: sempre meno giovani erano interessati a intraprendere il mestiere di calzolaio.
Anni 2020
Oggi, il settore calzaturiero di Montevarchi affronta una sfida importante: preservare l’artigianalità che ha reso famoso il distretto, mentre si adatta alle nuove tecnologie e alla digitalizzazione. Si spera che le nuove generazioni possano essere attratte da questa tradizione, grazie anche all’impegno delle scuole e delle aziende nel promuovere programmi formativi e accademie specializzate, capaci di unire tradizione e innovazione. (Foto dal web)
Indirizzo Mostra
Palazzo del Podestà, Piazza Varchi
52025 Montevarchi (AR) Italia
Orari di apertura
Lunedì – Venerdì:
Finesettimana: